Ditte Pirotecniche

home pageDitta Fabbrica Fuochi Artificiali Arigò

La ditta Fabbrica Fuochi Artificiali Arigò è una delle realtà pirotecniche siciliane che vanta un passato importante e un futuro in continua evoluzione.

Pirovagando.it riprende il suo ciclo di interviste e reportage fotografici all’interno delle aziende pirotecniche italiane partendo da Messina, dove ha sede la fabbrica di fuochi pirotecnici della famiglia Arigò, guidata dal signor Giacomo Arigò, dalla moglie Giusy Costa e dai figli Giovanni e Cristina. La fabbrica è posta in una collina della zona sud della città dello Stretto, si estende su un’area di circa 40.000 metri quadrati, nei quali sono situati i diversi stabilimenti necessari alla fabbricazione e stoccaggio degli articoli pirotecnici. Quest’azienda a conduzione familiare produce artifici sferici e cilindrici della tradizione italiana. Con l’ausilio di un sistema di sparo elettronico all’avanguardia riescono a creare spettacoli pirotecnici da postazioni multiple, sincronizzati che rendono ancora più magici i fuochi pirotecnici. 

Di seguito è riportata l’intervista, a tratti doppia, dei signori Giacomo e Giusy… Buona lettura. 

 

1) Quando è nata la ditta Arigò?

La nostra azienda nacque nel 1889 ma fu ufficializzata nel 1897 da mio nonno Giacomo.

 

2) Quali artifici produceva all’inizio la fabbrica?

Sin da subito venivano fabbricati i tradizionali fuochi pirotecnici aerei e i  fuochi fissi, che nel messinese erano  molto popolari, per la forma che assumevano le strutture pirotecniche fisse, i fuochisti messinesi venivano chiamati “Castiddara”, cioè coloro che costruivano i castelli pirotecnici, le cosiddette “vedute”, altro non erano che le facciate delle chiese, dei palazzi monumentali e storici della Messina dell’epoca, oltre le classiche girandole ancora in voga oggi.

 

3) Che cosa porta ad amare questo lavoro/arte?

Questo per noi è sicuramente un lavoro perché viviamo di questo,  ma lo facciamo con amore perché è parte integrante della nostra vita. Ci vuole passione, molta passione per svolgere questo genere di attività piena di sacrifici ma anche di soddisfazioni.

 

4) Quanto è gravoso a livello fisico questo lavoro?

Questo è un mestiere abbastanza duro, perché ci vuole forza nell’assemblare i vari componenti di un artificio, poi questo a differenza di un lavoro di ufficio non ha orari, possiamo iniziare alle sei del mattino e finire di lavorare alle nove di sera, tutto dipende dalla mole di commissioni ci sono in un dato periodo.

 

5) Che cosa significa per una donna fare il fuochista Giusy?

In primo luogo ci vuole la passione, mancando quella manca la forza motrice, io sono nata in questo ambito sono figlia di un fuochista e sin da bambina ho avuto un approccio naturale con i fuochi artificiali. È doppiamente duro soprattutto perché oltre al lavoro in fabbrica devo anche gestire una casa e una famiglia. Oggi con il supporto di mia figlia sento meno il peso della gestione casalinga ma all’inizio i sacrifici erano davvero enormi.

 

6) Una donna potrebbe gestire da sola un’impresa pirotecnica?

Certo perché no?! Con la giusta organizzazione e il supporto di personale qualificato che siano parenti o collaboratori esperti è fattibilissima.

 

7) Secondo voi il mestiere del fuochista porta a malattie professionali un po’ come succede con altre attività lavorative?

Secondo noi no, da quello che sappiamo nessun fuochista si è ammalato a causa delle materie prime che utilizza. Sicuramente entrare a contatto a lungo con dei prodotti rispetto ad altri ci può far avere dei malesseri passeggeri ma è soggettivo e dipende soprattutto dall'utilizzo dei D.P.I. previsti per legge.

 

8) Come nasce un vostro spettacolo pirotecnico?

Tutto dipende da alcuni fattori essenziali: budget economico a disposizione, il luogo con le conseguenti limitazioni previste per legge, quindi i calibri ammessi , ultima ma non ultima la valutazione della sicurezza e dei rischi connessi all’esecuzione di uno spettacolo pirotecnico in un determinato luogo. La legislazione oggi più che mai è molto rigida e scrupolosa

 

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nell'ambito dell’arte pirotecnica, prima di eseguire uno spettacolo pirotecnico facciamo giorni o settimane prima dei sopralluoghi con i committenti per testare la sicurezza delle postazioni di sparo per prevenire possibili problemi anche di natura legale in cui ci si può imbattere in caso di incendio, danneggiamento a cose o persone.

 

9) Quali sono gli inconvenienti più fastidiosi che si possono incontrare durante l’allestimento di uno sparata?

Gli inconvenienti principali sono legati alle condizioni metereologiche che a volte fanno brutti scherzi, ci è capitato più volte di sparare sotto la pioggia, o addirittura di allestire uno spettacolo sotto la pioggia battente. Anche il vento è un ostacolo non di poco conto, visto e considerato che potrebbe creare danni pesanti, per questo è sempre meglio rinviare le sparate durante condizioni meteo avverse.

 

10) Quali sono le vostre specialità pirotecniche, quelle che vi rendono inconfondibili rispetto ad altri colleghi?

Beh, senza molto pensarci su i colpi a sfera cilindrici del nove.

 

11) Quale artificio che via piace produrre più di tutti?

       

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 La stutata, è una bomba non difficile per chi è del mestiere, a noi piace il gioco bello ed imponente che fa in aria.

 

 

 

 

  

12) C’è uno spettacolo che a vostra avviso si può ritenere perfetto?

Giacomo: ce ne sono tanti ma ricordo in modo particolare quello eseguito durante la Sagra dell’Uva ad Altolia negli anni ’80.

Giusy: quello che non ha avuto nessuno problema è stato il notturno della Vara di Messina 2012.

 

13) Esiste per voi uno spettacolo pirotecnico che vi ha particolarmente emozionato? 

Giusy: “Si il piromusicale eseguito nel 2005 per la festa di Sant’Antonio da Padova a Messina”.

Giacomo: “Lo ricordo come se fosse ieri , uno degli ultimi anni in cui ho sparato a Pellegrino, dopo questa importante sparata il comitato mi sollevato in segno di gratitudine e gioia in aria, l’emozione è stata unica, oggi manca quel tipo di calore e rispetto verso chi svolge questa pregiata arte.

 

14) C’è un sogno che vorrete realizzare?

Ci sono spettacoli che ci piacerebbe realizzare in alcune piazze pirotecniche importanti, quando sarà il momento e se ci chiameranno andremo.

 

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Per maggiori info visita la pagina della ditta su la Pagina Facebook Arigò  

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GALLERIA FOTOGRAFICA

 

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