Tradizioni bizantine e catalane si fondono nella “Pasqua Comisana” rendendola unica e particolarissima. Una festa le cui origini storiche affondano le radici in una storia millenaria, una festa che si è rimodellata tra il tardo ‘500 e i primi anni del ‘600, ed ha acquistato una sua fisionomia definitiva, mantenutasi pressocché integra fino ai giorni attuali.  
In essa, il Mistero dell'Annunciazione  e dell'Incarnazione costituiscono l’”unicum” della Pasqua nel panorama siciliano. E’ una festa dalle profonde radici teologiche, ma è anche una festa di popolo, per chi ha in sé il dono di una fede semplice. Per tutti, Gesù e Maria sono davvero in mezzo all’umanità, visibili e palpabili la domenica di Pasqua. Probabilmente, anche questo è un mistero tutto comisano, un mistero che affascina e attrae. Non può comprendersi il perché a Comiso la Pasqua assuma queste connotazioni particolarissime se non si tiene presente che soltanto in essa e con essa si celebra il mistero dell'Annunciazione.
Non è un caso, né una forzatura, pertanto, che nella processione della domenica di Pasqua siano presenti le statue del Cristo Risorto e di Maria SS. Annunziata. E' questa una delle poche ma certe connotazioni squisitamente bizantine rimaste integre, dopo tanti secoli, e giunte fine a noi. Ciò si spiega col fatto che in questa città, Maria Annunziata si venera da almeno quindici secoli. Sicuramente, prima ancora della festa di Pasqua, per come la conosciamo ai nostri giorni, si celebrava la festa dell'Annunciazione, indipendentemente dalla presenza della statua di Gesù Risorto.
L’impianto e la cornice della festa sono invece spagnoli. La imposero, appunto sul finire del XVI secoli i Catalani arrivati nelle terre iblee nel XV secolo. A Comiso, si  fusero due tradizioni di popoli diversi, i quali colgono aspetti diversi di una stessa festività. Questo particolare spiega il perché la Pasqua Comisana è davvero un qualcosa di unico, che non si riscontra in nessun'altra città. Le origini catalane della Pasqua Comisana sono state provate in modo inoppugnabile da Raffaele Umberto Inglieri, archeologo ed etnologo comisano, il quale ha studiato in Spagna, più precisamente tra gli archivi della Catalogna, le più importanti e significative costumanze festive. Tra queste, la descrizione della Pasqua riportata da insigni studiosi di etnografia con riferimento alla Vecchia Catalogna è incredibilmente concordante, anche nei minimi dettagli, coi riti e gli usi pasquali comisani. Dai riti della “Semana Santa”, compresi i “Misterios”, al segnale del “Gloria” che annunciava la “Resurrezione”, all’uscita della processione, la domenica di pasqua, del “Senor Resuscitat” e della Madonna tra una tumultuosa gioia di fedeli, ai due ragazzi che stavano a fianco delle statue del Cristo Risorto e di Maria, gli “Angels de Pasqua”, vestiti con tuniche bianche e grandi ali appese sulle spalle i quali intonavano il “Regina Coeli”, per finire alle “luminarie”, ai “fuegos”, alla “mosqueterìa” e alla “gran tronada” compresa l’antichissima allegra costumanza di allegre comitive che la sera del Sabato Santo andavano in giro ballando e cantando, ossia “caramellas” o “ciarameddi” o ancora “nocturna” attestata fin dal XV secolo in molti luoghi della Catalogna.
Tutto questo complesso di tradizioni e costumanze si è conservato talmente integro a Comiso da far concludere, giustamente, allo stesso Inglieri che “qui si possa incontrare un complesso di usanze e tradizioni, integre e spontanee, che non sopravvivono  più nei luoghi dove ebbero origini medievali, costituenti perciò fatti di inestimabile interesse storico, glottologico, entonografico, meritevoli di studio e tutela, anche come sicuro richiamo turistico”.


Nel ringraziare il sig. Antonello Lauretta per il Suo interessante contributo storico della Pasqua Comisana, Vi proponiamo il video - realizzato da ClaudioCT - dello spettacolo pirotecnico effettuato dalla ditta pirotecnica DI MATTEO Luigi da Sant'Antimo (Napoli) previsto per la sera del giorno 8 Aprile e rinviato alla stessa ora del giorno 9 Aprile causa avverse condimeteo.
Il video in formato HD è disponibile nell'apposita sezione raggiungibile cliccando sul link riportato in basso. Buona visione.

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