anno 2022
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Il culto per San Placido patrono di Biancavilla è una delle espressioni di devozione più antiche e radicate nella Chiesa, tanto che ha spesso interagito con la storia istituzionale, politica e sociale delle città, trovando espressione continua nella liturgia e nella religiosità popolare. Placido fu un monaco, discepolo del patriarca San Benedetto. Secondo la tradizione, fu inviato a Messina, assieme ad altri monaci, per fondare un monastero. In questa città, nei primi giorni del mese di ottobre dell’anno 541, subisce il martirio ad opera di pirati che infestavano i mari per depredare i centri marittimi. Oltre mille anni dopo, nel 1588, nella chiesa di San Giovanni Battista, a Messina, sotto l’altare maggiore fu rinvenuta una cripta. Qui si trovarono resti umani con evidenti segni di torture. Il ritrovamento confermò ciò che tramandava una costante tradizione e cioè che quelli erano i corpi di san Placido e dei suoi compagni. La devozione verso il martire, da Messina si sparse in tutto il mondo: “Onore e vanto dell’ordine Benedettino”. In ogni parte della Sicilia, quindi, il culto per questo santo mise radici e si sviluppò. In questo stesso periodo, Biancavilla attraversava un periodo di decadenza religiosa dovuta al declino del Rito Greco portato dagli albanesi che avevano fondato il paese. Il vescovo di Catania, Mons. Giandomenico Rebiba, intervenne a sanare quella situazione di momentaneo disordine e, in accordo con l’abate di Licodia, Dom. Romano Giordano, volle “latinizzare” le genti di Biancavilla incrementando il culto verso San Placido e autorizzando la donazione della reliquia del braccio destro del santo, fino ad allora custodita nell’abbazia licodiese. Nel XVII secolo la devozione al martire crebbe tra i biancavillesi che a lui si affidarono quando tutta la Sicilia orientale fu colpita dallo sciame sismico del 9 e 11 gennaio del 1693. La serie di sismi, le cui scosse di assestamento durarono per altri tre anni, provocò la distruzione di 45 centri abitati. Biancavilla subì pochi lievi danni. La Chiesa Madre riportò delle fenditure e probabilmente si ebbe anche qualche crollo. La cappella di San Placido presumibilmente non fu intaccata da alcuna scossa. Fu scelta, quindi, come luogo di preghiera per i tanti bisognosi che erano stati testimoni di un siffatto cataclisma. E che venivano a invocare San Placido e la Madonna di concedere loro il dono di una vita nuova in quella terra. Il vescovo mons. Andrea Riggio, che aveva intrapreso l’opera di ricostruzione in tutta la diocesi catanese e ben conosceva le sofferenze e i dolori di chi aveva subito lutti e distruzioni, nel vedere illeso l’abitato di Biancavilla, attribuisce tale prodigio alla intercessione del monaco benedettino e il 23 settembre del 1709 dichiara ufficialmente San Placido patrono e protettore di Biancavilla, invocando il suo nome per una costante protezione verso tutti gli abitanti del luogo. (Fonte: www.biancavillaoggi.it)

Pirovagando.it, resta in terra sicula per documentare e presentare ai suoi affezionati utenti e visitatori un nuovo servizio dedicato alla festa di San Placido Monaco e Martire Patrono di Biancavilla (Ct) celebrata come da tradizione il 6 Ottobre scorso, giorno dedicato al Santo. La Processione porta la Sacra Immagine del Patrono su un imponente fercolo in giro per la città accompagnato dai devoti ed allietata dalle note della banda musicale. All'arrivo del corteo in Piazza Roma, il tradizionale Spettacolo Piromusicale allieta i presenti e saluta il Santo che al termine rientra nella chiesa principale. A tarda sera uno spettacolo pirotecnico tradizionale conclude i festeggiamenti. Grazie al nostro Simone Vinciguerra vi regaliamo le immagini degli spettacoli sopracitati realizzati da:

VACCALLUZZO EVENTS di Alfredo Vaccalluzzo da Belpasso (Ct)

Immagine rappresentativa in home page realizzata dalla Pirovagando Graphic Design. Per poter visionare i filmati in streaming cliccate sul link sottostante. Buona visione con Pirovagando.it

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