anno 2011

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Nella piccola cittadina di Castelvenere, nell'entroterra sannita a pochi km da Benevento, il 19 febbraio come da antica tradizione si svolgono i solenni festeggiamenti in onore di San Barbato Vescovo, patrono e nativo di questa adorata terra, a cui i venneresi sono molti devoti.


Parlare di S. Barbato vuol dire in primo luogo parlare dell'organizzazione ecclesiastica beneventana tra VI e VII secolo e, quindi, della conversione della gente longobarda alla fede cattolica.
Della vita di S. Barbato  (Castelvenere,
602Benevento, 19 febbraio 683)  non si conosce niente prima del suo interrompere improvviso sulla scena politica-religiosa della Benevento della seconda metà del VII secolo. Fu detto l'apostolo del Sannio per la magnifica opera episcopale spiegata dal 20 marzo 663 al 19 febbraio 683 (S. De Lucia). Eletto vescovo di Benevento nel 664, è presente al Concilio Romano indetto da papa Agatone nel marzo del 680. Nell’anno 681 partì per Costantinopoli per partecipare ad un altro Concilio, che terminò a settembre; durante questo concilio furono affermate le due Volontà e le due Nature di Cristo racchiuse in una Persona, quella del Verbo. Personaggio di grande cultura e prestigio, s. Barbato esercitò la sua influenza su tutta l’Italia Meridionale, che versava in uno stato di profonda crisi religiosa, e ne riorganizzò le diocesi sia sul piano disciplinare sia su quello morale e culturale, guidando personalmente le chiese che risultavano prive di Pastori, come, probabilmente, quella di Telesia . Unì alla chiesa beneventana quella della desolata Siponto con la basilica dell'Arcangelo San Michele nel monte Gargano, il 30 gennaio del 668; e come vescovo della metropoli gli sottopose le chiese vescovili di Bovino, Ascoli e Larino. Resse la sua chiesa per 18 anni ed 11 mesi. Il 30 gennaio del 668, il papa Vitaliano, per premiare l'opera pastorale di s. Barbato, volle unire alla Chiesa Beneventana le diocesi di Bovino, Ascoli, Larino e Siponto; da quest'ultima dipendeva la basilica sul Monte Gargano, eretta in onore di s. Michele, già eletto patrono di Benevento nel lontano 492. S. Barbato è ricordato per aver convertito i Longobardi al Cristianesimo, i quali benché fossero battezzati adoravano ancora gli idoli come la vipera d'oro e gli alberi sacri. Nel luogo dove fu tagliato il noce, il Santo fece erigere un tempio con il nome di S. Maria in Voto, ma gli fu dedicata una Chiesa a Benevento ed a Salerno. Il 19 febbraio del 683, s. Barbato morì, sotto il papa s. Leone II (682-683). Ai nostri giorni le reliquie di s. Barbato riposano in parte a Montevergine ed in parte nel Duomo di Benevento, dove furono riposte dal cardinale Orsini nell’anno 1687. Viene oggi ricordato e festeggiato il 19 febbraio ed è, inoltre al patrono di Benevento, santo di Cicciano (NA), Castelvenere (BN), Casalattico (FR) e Valle dell'Angelo (SA). In questo giorno, a Castelvenere, suo paese natale, si tiene la tradizionale “Festa del Tuono”, una gara pirotecnica fra tre abili fuochisti.

E quindi come da tradizione il popolo di Castelvenere ha degnamente onorato il loro Santo con una bella festa  proponendo una simpatica gara pirotecnica diurna tra le seguenti ditte in ordine di sparo:
PIERLUIGI SICILIANO
da Vitulazio (Ce)
FIREWORKS CENTRO ITALIA di Adriano Fenici da Rieti (Ri)
FRATELLI PANNELLA da Ponte (Bn)

In serata a chiudere i festeggiamenti, presso il Campo Sportivo del paese, la premiata ditta FRATELLI PANNELLA ha eseguito uno splendido spettacolo pirotecnico, un mix tra suoni e fuochi, che ha fatto divertire e meravigliare i presenti con appassionanti musiche e splendidi colori, per questo denominato "Fantasia Pirotecnica di colore".

Anche quest'anno Pirovagando.it era presente  alla bella festa di Castelvenere per proporvi i video in HD degli spettacoli svoltisi durante la giornata. Potrete scaricarli nella sezione Download alla voce "CASTELVENERE (BN) - San Barbato Vescovo 2011" o cliccando qui.
Buona Visione.

 

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