anno 2011

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Ogni anno nel mese di febbraio si svolgono in Sicilia i sontuosi festeggiamenti in onore di Sant'Agata Vergine e Martire, una tra le feste più partecipate al mondo e che la città di Catania tributa alla sua concittadina e patrona.
La giovane Agata fu una fanciulla catanese vissuta nel III secolo. Esponente di una famiglia patrizia, sin da giovane consacrò la sua vita alla religione cristiana. Venne notata dal governatore romano Quinziano che decise di volerla per sé. Al rifiuto di Agata, la perseguitò in quanto cristiana e, perdurando il rifiuto della giovane, la fece martirizzare e tra le varie torture subite dalla Martire, spicca il taglio dei seni. Venne poi messa a morte il pomeriggio del 5 febbraio 251. Subito dopo la morte, secondo la tradizione, cominciò ad essere venerata a Catania da gran parte della popolazione anche di religione pagana. Da qui si sviluppò il culto di Agata che si diffuse anche fuori dalla Sicilia e ben presto il Papa la elevò alla gloria degli altari. Sicuramente i primi festeggiamenti a sant'Agata, anche se non programmati, avvennero spontaneamente il 17 agosto 1126 quando le spoglie della santa catanese, trafugate nel 1040, furono riportate in patria da due soldati, Gilberto e Goselino, dalla città di Costantinopoli dove erano state trasportate 86 anni prima. Esse furono accolte dal vescovo di Catania Maurizio che si recò al Castello di Jaci per accoglierle. Sparsasi la voce, nel corso della notte, i cittadini si riversarono nelle strade della città per ringraziare Dio di aver fatto tornare, dopo 86 anni, le spoglie della amata martire Agata. Ai giorni nostri la festa dura almeno tre giorni e precisamente dal 3 al 5 di febbraio. Il più delle volte essa si conclude il 6 mattino dopo la tradizionale "Salita di San Giuliano" che i fedeli, trainando il fercolo, percorrono di corsa. Fercolo su cui trovano posto lo scrigno contenente le reliquie della Patrona, e l'artistico e antico mezzo busto di Sant'Agata. Il busto della Santa, completamente in argento, è stato realizzato nel 1376 e contiene anch'esso delle reliquie di sant'Agata. Infatti nella testa, ricoperta da una corona donata dal re inglese Riccardo Cuor di Leone di passaggio a Catania di ritorno da una Crociata, è stato inserito il teschio della santa catanese, mentre nel busto è inserita la cassa toracica. Il busto fu realizzato dall'artista Giovanni di Bartolo, su incarico del vescovo di Catania, Marziale che esaudì un desiderio di Papa Gregorio XI, ed è ricoperto da oltre 300 gioielli ed ex voto. Oltre alla già menzionata corona, si possono citare alcuni dei più importanti gioielli donati alla santa: due grandi angeli in argento dorato che sono posti ai lati del busto di Sant'Agata; una collana del XV secolo incastonata di smeraldi, donata dal popolo di Catania anche se molti attribuiscono questo dono al viceré Ferdinando De Acuna; una grande croce riccamente lavorata del XVI secolo; il collare della Legion d'Onore francese appartenuto al musicista catanese Vincenzo Bellini; croci pettorali appartenute a vescovi di Catania, Dusmet, Francica Nava, Ventimiglia; un anello appartenuto alla regina Margherita che lo donò nel 1881 nel corso di una visita a Catania. (Fonte Wikipedia
Uno degli appuntamenti più attesi della "SIRA O TRI" sono gli spettacoli pirotecnici, quest'anno arricchiti da giochi e coreografie d'acqua, e il piromusicale che si svolge sul sagrato del Duomo magistralmente eseguiti dalla ditta VACCALLUZZO da Belpasso (Ct). Ringraziamo vivamente il nostro referente in sicilia Claudio Massimino (Claudioct) per l'insostituibile lavoro che compie per tutti gli utenti di Pirovagando. Potrete trovare il video dello spettacolo nella sezione Download alla voce "CATANIA 2011 - "A sira o tri" - Festeggiamenti di Sant'Agata" o cliccando qui
Buona visione. 

 

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